Quando parliamo con i nostri clienti spesso ci sentiamo chiedere “Qual è la differenza tra olio di oliva e olio di semi?”. La risposta a questa domanda, secondo noi, non può essere ridotta al semplice: “l’olio di oliva nasce dal frutto, le olive per l’appunto, mentre l’olio di semi deriva dai semi”. In realtà il processo che porta alla produzione dell’uno e dell’altro olio è molto diverso.
L’olio di oliva nasce dalla spremitura delle olive, tramite estrazione meccanica a basse temperature, l’olio di semi invece viene ricavato attraverso l’utilizzo di solventi chimici ad alte temperature a cui seguono diverse fasi di raffinazione che servono a rendere gli oli vegetali più stabili e ad allungarne la conservazione. Com’è quindi facile capire, anche il processo di produzione di un olio influisce moltissimo nel determinare caratteristiche e sapore del prodotto stesso.
Tra i semi che più comunemente vengono utilizzati per la produzione di olio di semi vi sono: semi di girasole, semi di sesamo, semi di arachidi, semi di lino, semi di zucca e semi di mais.
Quando usare l’olio di oliva e quando l’olio di semi
Oltre alla differenza di origine tra olio di semi e olio di oliva, vi sono anche alcune differenze a livello di impiego, vediamo quindi quando usare l’olio di semi e quando l’olio di oliva:
Impiego: | Olio di Oliva | Olio di semi di Girasole | Olio di semi di Arachidi | Olio di semi di Lino | Olio di semi di mais | Olio di semi di zucca |
Condimento a crudo | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ||
Condimento cibi cotti | ✓ | |||||
Frittura | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ||
Preparazioni sottolio | ✓ | ✓ |
L’olio di semi di arachidi ha una composizione chimica simile a quella dell’olio di oliva, fattore che lo rende un olio adatto per friggere, l’olio di semi di girasole è invece ottimo per condire piatti freddi come insalate e verdure crude. L’olio di semi di lino è utilizzabile per condire le insalate a patto che si amino i sapori forti e decisi. L’olio di semi di zucca accompagna alla perfezione piatti marinati mentre l’olio di semi di mais è particolarmente indicato per la frittura grazie all’ottimo rapporto tra punto di fumo e pesantezza.
L’olio di oliva, in particolar modo l’olio extravergine di oliva, risulta invece adatto a tutti gli impieghi in cucina, dal condimento a crudo alla frittura, questo grazie alle sue qualità e ai suoi valori nutrizionali.
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